UNA STORIA DI PASSIONE

UNA STORIA DI PASSIONE

La nostra Presidente, Maria Cristina Aleotti, intervistata in occasione dei 50 anni della Matilde Basket!

Intervistata dall’Assessore alla Cultura della Città di Bondeno, Francesca Aria Poltronieri, la nostra Presidente, Maria Cristina Aleotti parla dei 50 anni di storia della Matilde Basket: <<La cosa che lega Bondeno al basket è la passione, quella del primo Presidente, il Professor Benetti, il fondatore della Matilde Basket nel 1971. Io stessa ed alcuni miei coetanei partecipammo subito a questo splendido progetto. Erano anni molto belli, non c’erano molti sport a Bondeno in quel periodo e quella del basket fu una splendida idea. Ricordo inoltre con grande piacere che negli anni in cui giocavo erano addirittura due le squadre femminili, oltre ovviamente a quelle dei ragazzi. Il mio sogno è quello di riportare un numero importante di ragazze al basket. E’ una storia sempre legata alla passione, legata all’entusiasmo di tutte le componenti>>.

Da dove nasce il nome Matilde Basket?

<<Io all’epoca ero piccola, ma mi piace pensare che il nome prenda ispirazione dal nostro territorio, quindi ispirato da Matilde di Canossa. In un periodo il nome della Matilde Basket è stato poi legato anche agli sponsor: quando il professor Pozzati portò la Maropiter sulle nostre canotte comparve appunto la dicitura con l’aggiunta dello sponsor. Successivamente divenne Mobil Pisa lo sponsor ma il nome Matilde Basket è sempre rimasto. Oggi restiamo semplicemente Matilde Basket poichè non abbiamo un sostenitore unico alle spalle ma diversi sponsor>>.

Nel corso dei 50 anni c’è stata qualche interruzione. Che cosa vi ha spinto a ripartire dopo il 2020?

<<Interruzioni definitive non ce ne sono mai state, con più o meno partecipanti la Matilde Basket è sempre rimasta. Si sono seguiti vari presidenti: il Professor Benetti, poi abbiamo avuto il Dottor Luciani, Alessandro Sitta e poi Giovanni Grazzi dal quale ho preso il testimone. Nel 2020 abbiamo deciso di ripartire dando un impulso diverso. Era rimasta solo la Prima Squadra, che si autofinanziava, mio figlio Riccardo che era un giocatore, ha intrapreso il corso di allenatore in modo che la squadra avesse un tecnico. Sono poi stata contattata da lui, dagli altri ragazzi e da Giorgio Sarasini ed abbiamo deciso di rifondare la Matilde e fare un progetto a tutto tondo sui ragazzi, un progetto socio-culturale oltre che sportivo, improntato alla salute psico-fisica dei ragazzi, tematica molto importante soprattutto durante il periodo del Covid>>.

Il nuovo campo all’aperto è stato un investimento importante.

<<Un investimento importante, abbiamo deciso di creare questo progetto, intitolato “Terzo Tempo”, utilizzando un termine cestistico. E’ un progetto incentrato nel promuovere la salute dei ragazzi, per dare loro un punto di incontro ed evitare l’isolamento. Il progetto che ho presentato agli sponsor ha trovato grande adesione e disponibilità da parte loro. Poi c’è stato l’incontro con l’Assessore allo Sport Ornella Bonati, ed insieme a lei, al Sindaco ed al Comune siamo riusciti a realizzare questo progetto. Abbiamo deciso di festeggiare i 50 anni offrendo un’opera alla comunità di Bondeno poichè rimanga tangibile il nostro impegno. Il passo successivo è la promozione nelle scuole del nostro progetto e della nostra idea con incontri tra il nostro staff ed i genitori>>.

C’è anche questa bellissima novità del trasporto dedicato.

<<Certo, è un’altra novità per il sostegno alle famiglie, per favorire l’ingresso dei ragazzi in questo progetto. Grazie al nostro Vice-Presidente Giorgio Sarasini, titolare della Sarasini Trasporti, siamo riusciti ad organizzare questo trasporto che parte dalle scuole materne, con una sosta allo Spazio 29 ed una alla materna della Parrocchia, per il trasporto dei bambini dai 3 ai 5 anni. Tutto questo per facilitare le famiglie, con i bambini che vengono poi ricevuti dal nostro allenatore Aller>>.

Quali traguardi vi sono rimasti maggiormente nel cuore in questi 50 anni?

<<L’attività è improntata alla crescita ed alla coesione dei ragazzi, oltre ovviamente all’aspetto sportivo con i vari campionati. Negli anni la Matilde Basket non ha mai raggiunto grandi categorie, abbiamo disputato alcuni anni in Promozione negli anni nei quali giocava Giovanni Grazzi, mio predecessore alla presidenza. Abbiamo avuto la fortuna e la gioia di avere giocatori come Giacomo Rizzatti, che oltre a giocare oggi ad alto livello fa parte del nostro staff tecnico, e Daniele Costanzelli, che è stato il nostro fiore all’occhiello poichè ha giocato in Serie A2. Ai miei tempi ci fu Fabio Ranieri, che partecipò ai Nazionali del minibasket. Oggi un nostro grande obiettivo è combattere la diversità di genere e noi fino ai 12 anni cerchiamo il più possibile di formare gruppi misti con bambini e bambine, un segnale importante anche dal punto di vista educativo che possiamo dare attraverso il basket>>.